Lavrov, 'formula Zelensky non è la base per trattativa di pace'
'Occidente ignora Mosca sull'Ucraina e spera che capitoliamo'
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha dichiarato che la sola formula di Zelensky non può essere accettata come base per una trattativa di pace, aggiungendo che l'Occidente continua a "ignorare" la posizione di Mosca sull'Ucraina, sperando in una capitolazione, che invece non ci sarà. Ripreso dalle agenzie russe Tass, Interfax e Ria Novosty a Vientiane, in Laos a margine della riunione ministeriale dell'Asean, Lavrov ha detto di essere stato informato dal suo omologo cinese Wang Yi dell'incontro a Pechino con il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba. "Sentiamo che non è cambiata la posizione cinese", che "è concentrata sulle cause sottostanti il conflitto" in Ucraina, e che Pechino è "predisposta verso una politica multilaterale", compresa la tenuta di eventi e conferenze multilaterali, "a condizione che questi eventi siano accettabili per tutte le parti, e solo se tutte le iniziative sono messe in agenda. Si tratta di un rifiuto a lavorare basandosi sulla sola formula di pace di Zelensky", ha detto Lavrov, citato da Interfax. In Occidente "tutti ignorano ciò che stiamo dicendo e continuano a chiederci di avere un approccio costruttivo - continua Lavrov, citato stavolta dalla Tass - , che nella loro concezione significa la (nostra) capitolazione. Ma non ci sarà nulla del genere, perché tutti gli obiettivi della 'operazione militare speciale' (in Ucraina) saranno raggiunti, e su questo non ci sono dubbi". Secondo Lavrov, Putin "ha ripetuto più volte che Zelensky ha proibito a se stesso e a tutti i suoi addetti, con un decreto firmato due anni fa, di negoziare con la Russia. Malgrado gli appelli ad annullare quel decreto, "nulla del genere è accaduto", ha ribadito il capo della diplomazia russo in una conferenza stampa a Vientiane. Citato da Ria Novosty, Lavrov ha aggiunto che "le numerose proposte di pace emerse di recente per risolvere il conflitto in Ucraina sono dovute al fatto che l'Occidente ha cominciato a rendersi conto dell'impossibilità di sconfiggere Mosca", e della crescente coscienza della "inutilità di Zelensky e del suo regime".
J.Morris--RTC