Bolsonaro alla Corte suprema: 'per favore facciamo un'amnistia'
L'ex presidente del Brasile, 'sono un perseguitato'
L'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha dichiarato oggi al sito della rivista verde-oro Oeste: "Mi appello ai giudici della Corte suprema, per favore, ripensateci, andiamo all'amnistia e (il Brasile) sarà pacificato". Nell'intervista ripresa dal quotidiano Folha de São Paulo, Bolsonaro ha negato le accuse riguardanti il ;;rapporto finale della polizia federale sul presunto colpo di stato del 2022 ma ha confermato di aver discusso azioni con i militari, dopo la sua sconfitta alle elezioni di quell'anno. "Per pacificare il Brasile, qualcuno deve arrendersi. Chi deve farlo? Il signor Alexandre de Moraes (giudice della Corte suprema che ha in carico il processo sul golpe)" ha detto Bolsonaro, aggiungendo che "nel 1979 (durante la dittatura militare) furono amnistiate persone che uccisero, che lanciarono bombe, che rapirono, rubarono e dirottarono un aereo". L'ex presidente del Brasile ha concluso dicendo che "se ci fosse una parola di Lula o di Alexandre de Moraes sull'amnistia, tutto si risolverebbe" paragonandosi ai politici perseguitati in Venezuela, Nicaragua e Bolivia.
Y.Schmitz--RTC