RCA Telegram News California - Scoperto un gemello di Venere poco più caldo della Terra

Scoperto un gemello di Venere poco più caldo della Terra
Scoperto un gemello di Venere poco più caldo della Terra

Scoperto un gemello di Venere poco più caldo della Terra

Si trova a soli 40 anni luce e potrebbe essere abitabile

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A soli 40 anni luce di distanza è stato scoperto un pianeta gemello di Venere per dimensioni, ma con una temperatura di poco superiore a quella della Terra: si chiama Gliese 12 b, orbita intorno alla sua stella in poco meno di 13 giorni e potrebbe essere abitabile nel caso in cui possedesse un'atmosfera. Lo hanno individuato, grazie alle osservazioni dei telescopi spaziali Cheops dell'Agenzia Spaziale Europea e Tess della Nasa, due gruppi di ricercatori: il primo, guidato da Università australiana del Queensland Meridionale e Università britannica di Edimburgo, ha pubblicato i risultati sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, mentre il secondo, guidato dall'Istituto Nazionale giapponese di Scienze Naturali, è autore dello studio su The Astrophysical Journal Letters a cui ha partecipato anche l'Osservatorio Astronomico di Padova dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Gliese 12 b non è l'esopianeta più vicino alla Terra, posizione detenuta da Proxima Centauri b che si trova a soli 4 anni luce, ma è il più vicino finora scoperto tra quelli temperati, di dimensioni simili a quelle del nostro pianeta e la cui orbita lo porta a transitare davanti alla sua stella dal nostro punto di vista, un fattore fondamentale per poter indagare la presenza o meno di un'atmosfera. Ciò ne fa un ottimo candidato per indagini più approfondite da parte del telescopio spaziale James Webb, di Nasa, Esa e Agenzia Spaziale Canadese. La temperatura superficiale di Gliese 12 b è stata stimata in circa 42 gradi. La sua stella, Gliese 12, è una nana rossa più piccola e più fredda del Sole, ma la distanza che la separa dal suo pianeta è soltanto il 7% di quella tra la Terra e la nostra stella: ciò significa che l'energia ricevuta dall'esopianeta è una via di mezzo tra quella che arriva sulla Terra e quella che raggiunge Venere, e la sua atmosfera, se presente, potrebbe dunque permettere di comprendere meglio i differenti percorsi evolutivi seguiti da questi due pianeti.

P.Smid--RTC