Ddl Spazio, da immatricolazione oggetti a misure economiche
Bozza in 31 articoli, norme su esercizio e su responsabilità
Dalle norme per l'esercizio delle attività spaziali da parte degli operatori, all'immatricolazione degli oggetti spaziali, dalle responsabilità degli operatori spaziali e dello Stato alle misure per l'economia dello spazio. Sono gli ambiti disciplinati dal disegno di legge sulla space economy - la prima legge sullo Spazio in Italia -atteso oggi all'esame del Cdm. La bozza del ddl, in 31 articoli, fissa tra l'altro l'obbligo di autorizzazione all'esercizio delle attività spaziali, prevede un'Autorità di vigilanza, un Registro di immatricolazione degli oggetti spaziali lanciati fuori dall'atmosfera, un Piano nazionale per l'economia dello spazio e misure economiche. Viene stabilito l'obbligo di autorizzazione all'esercizio di attività spaziali e definito il procedimento autorizzativo. L'autorizzazione in alcuni casi specifici può anche essere negata. I compiti di Autorità di vigilanza sono affidati all'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che avrà accesso ai documenti, potrà chiedere ulteriori informazioni e condurre ispezioni. Le violazioni sono punite con sanzioni sia amministrative che penali: per chi non fornisce le informazioni o ostacola l'attività di vigilanza, sono previste multe da 150.000 a 500.000 euro; per chi esercita un'attività spaziale senza aver conseguito l'autorizzazione o successivamente alla sua scadenza è prevista la pena della reclusione da tre a sei anni e con la multa da 20.000 a 50.000 euro. Gli oggetti spaziali lanciati dall'Italia andranno registrati nel Registro nazionale di immatricolazione già previsto dalla legge di adesione dell'Italia alla Convenzione sull'immatricolazione degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico del 1975. E' previsto inoltre un Registro complementare, presso l'Asi, in cui iscrivere un oggetto spaziale non immatricolato in Italia di cui un operatore di nazionalità italiana acquisisca la gestione o proprietà in orbita o su un corpo celeste. Per l'operatore è prevista una responsabilità civile per i danni cagionati nelle attività spaziali.
S.Martin--RTC