Sorrentino, con Servillo per un film d'amore alla Truffaut
Le anticipazioni del regista su 'La Grazia', "Toni un fratello"
"Del mio prossimo film 'La Grazia' l'unica cosa che vorrei dire è che con Toni Servillo da una ventina d'anni vogliamo fare un film d'amore, come quelli di Truffaut. Ma non vorrei passare da Fellini a Truffaut in un colpo solo. I detrattori comunque dovranno impegnarsi di più". Con molta ironia Paolo Sorrentino ha dato qualche anticipazione sul suo prossimo progetto, svelato da Variety, 'La grazia', protagonista Toni Servillo, alla sua settima collaborazione con il regista premio Oscar. "Con Toni abbiamo trovato la chiave per declinare la nostra l'idea di amore in un film - ha aggiunto Sorrentino arrivando alle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento - cosa vuol dire per me la grazia? Se lo dico è inutile poi fare il film! Tornare a lavorare con Servillo, un fratello maggiore, ha anche un valore aggiunto: al di la della reciproca stima professionale, è una figura rassicurante per me. Nel periodo di stress della lavorazione di un film, mi calma molto". Targato Fremantle, La Grazia, scritto e diretto da Sorrentino, sarà prodotto da Annamaria Morelli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, e dalla Numero 10 dello stesso Sorrentino, in associazione con PiperFilm che lo distribuirà così come Parthenope. Le riprese partiranno nella primavera 2025 in Italia, probabilmente al centro nord. Il regista è a Sorrento per festeggiare 'Parthenope" insieme alla protagonista Celeste della Porta: il film è infatti sul podio dei Biglietti d'oro per la stagione cinematografica 2023-2024, riconoscimenti assegnati dall'Anec e attribuiti ai film che secondo il campione Cinetel hanno venduto più biglietti da dicembre 2023 a novembre 2024. "Sono felice che il pubblico abbia apprezzato un film non facile, cosiddetto d' autore, sulla tema della caducità della vita, non proprio un messaggino edificante e questo indica la maturità del pubblico e dà speranza per un certo tipo di cinema. Questo premio è anche un segnale ai giovani che vogliono fare film con un respiro". Un successo supportato da una importante promozione con il coinvolgimento dello stesso regista sulle varie piattaforme. "La verità è che si sono moltiplicati i sistemi di comunicazione, prima ad esempio non esistevano i podcast o non avevano tanta rilevanza. Lo straordinario team di comunicazione ha inventato una serie di cose per il buon esito del film e quindi si è dovuto fare di più. Hanno creduto nella sensibilità e nell'intelligenza dei giovani senza lasciarsi corrompere dall'idea che siano solo degli indolenti sdraiati sul divano di casa con lo sguardo sempre sul telefonini. Il film ha avuto fortunatamente un impatto immediato ma sono fiducioso e spero ne abbia un altro a rilascio lento entrando, come si dice, nel cuore della gente". Accanto a Sorrentino c'è Celeste Della Porta: "Sto vivendo un momento di cambiamento che so essere indimenticabile. Qual è il segreto di Parthenope? E' un film che può emozionare spettatori di diverse età".
F.Maes--RTC