Per Duro il primo film, con Nunziante, ma nessuna promozione
Io sono la fine del mondo, solo proiezioni con pubblico pagante
Angelo Duro, il comico più anti politically correct del momento, non si smentisce e dal 9 gennaio è in sala in ben trecento copie con il suo primo film da protagonista, Io sono la fine del mondo, ma senza alcuna promozione stampa: solo proiezioni in sala con pubblico pagante. Una decisione condivisa con il regista Gennaro Nunziante e la produzione, ovvero Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky. Sul sito del comico, che ha oltre 2 milioni di follower su Facebook e quasi 900.000 su Instagram, si legge: "Il film sarà in sala in tutti i cinema che avranno le palle di metterlo in programmazione. Perché questo è il primo film della storia in cui, per entrare a vederlo, stavolta saranno i genitori che dovranno essere accompagnati dai figli". La pellicola, una commedia che ha per protagonista l'attore comico palermitano che ha maturato esperienza in tv e a teatro, è stata scritta a quattro mani da Duro e Nunziante. Queste intanto le prossime proiezioni del film a cui sarà presente Duro: il 9 gennaio a Milano (Anteo City Life e poi al cinema Uci Bicocca); il 10 a Roma (al Barberini e poi all'Adriano The Space Parco de Medici); sabato 11 a Palermo (Uci Cinemas, poi Eplanet King, Cityplex Metropolitan e Uci Cinemas). Questa la sinossi del film: "Di cosa mi occupo io? Faccio l'autista. I gestori dei locali di Roma mi pagano per portare via gli adolescenti ubriachi, altrimenti gli chiudono il locale. Io li carico a bordo e li accompagno a casa. È un lavoro che va alla grande, adesso poi con l'arrivo del Ferragosto sai che bevute che si fanno questi? Succede però che una mattina mi chiama da Palermo quell'idiota di mia sorella che non sentivo da tanti anni, e con quella voce stridula che infastidisce mi dice che vuole andare in vacanza, ma non può farlo perché deve prendersi cura di mamma e papà. Mi chiede di 'darle il cambio', ma io non ci penso nemmeno. Vi rendete conto? Devo andare giù a prendermi cura dei miei genitori, quei due rigidi e autoritari che per tutta l'adolescenza sono stati i miei nemici, che mi hanno imposto cosa fare, cosa mangiare, chi frequentare. Adesso sono diventati anziani e fragili e hanno bisogno di me. I paradossi della natura, diventare genitore dei tuoi genitori. No che non ci vado. A mente fredda, però, ci ho pensato e mi sono detto: 'Quando ti ricapita l'occasione di poterti vendicare di tutto quello che ti hanno combinato quei due?'".
A.Taylor--RTC